UNA al giorno
Aggiornamento: 3 ago 2020
Una pagina al giorno.
Una sola.
È una terapia: torno a casa, sono sola. Mentre torno, lo spero, di essere sola.
Mi piace quella solitudine minacciata, quella che sai che sta per finire.
Non mi piace essere sola per sempre. No, quello no.
Mi piace, però, avere lo spazio di una pagina.
Sapere di poter chiudere una porta e nascondermi.
Come quando sei in bagno, sotto la doccia. Tu e l'acqua, da soli. L'acqua calda che scorre lungo la schiena.
Quello è il mio luogo preferito: cos'è il paradiso?
La doccia calda. Quello è il posto più bello del mondo.
Sul podio dei posti più belli del mondo: anche la grotta di coperte nel letto, alle cinque del mattino.
Avete mai provato a tirarvi la coperta su fin oltre la testa?
Rannicchiàti come un feto in quell'utero di lenzuola, su di un fianco, le ginocchia al petto e le coperte che coprono tutto. Respirate.
Quell'aria di fiato che ti accalda le guance.
Metto la sveglia alle cinque per aprire gli occhi ed accorgermi che posso richiuderli.
Mi piace svegliarmi per dirmi che non è ancora arrivato il momento di uscire.
Mi piace svegliarmi.
Detesto alzarmi.
Lo detesto a volte, a tratti.
Mi piace aprire gli occhi e sentire il silenzio della casa che dorme.
Mi piace aprire gli occhi e sentirmi nascosta in un silenzio che respira lento.
Mi piace svegliarmi per sapere di potermi riaddormentare.
Protetta dal sonno, dal letto, da quella coperta che diventa una grotta.
Mi piace restare sola sapendo che tra poco arriverà qualcuno.
Mi piace correre il rischio di essere scoperta.
Mi piace essere sull'orlo.
Su di un filo.
Filo rosso.
Come le luci qui: sono rosse.
Com'è bella questa casa a luci rosse.
Così calda. Così intima.
Rosso.
Come il fuoco.
Che schifo le fragole.
Tic tac tic tac.
I tasti della tastiera. Frenetici. Come quella sera.
Tic tac tic tac.
Il frigo.
La caldaia. Si sono accesi i riscaldamenti.
Sempre più caldo.
Bollente. Scotta.
Mi piace.
La pelle si arrossa.
Rossa.
Rossa come l'imbarazzo.
Rossa come il sesso.
Rossa come il vino.
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