TikTok è il Nuovo Cubismo
Cari Voi, Salve.
La riflessione sulle analogie avanguardistiche tra la Secessione Viennese e la nostra odierna Secessione Creators (epoca digitale) vi è piaciuta molto.
Ho pensato bene ad un secondo appuntamento con la Storia dell'Arte.
Perché in fondo ogni avanguardia è caratterizzata da un pubblico non preparato.
L'accoglienza dell'opera da parte di fruitori non adeguatamente preparati a cogliere il senso della novità di ciò che viene mostrato si fa difficile. E tutto assume i caratteri di un'attività per pochi: intellettuali ai tempi del cubismo, ragazzetti ai tempi di oggi (per fortuna non è un pensiero unanime).
Cos'è un'avanguardia?
Def. “di quei movimenti letterari o artistici che propugnano o attuano nuove poetiche o nuovi modi espressivi in contrasto con la tradizione e con il gusto corrente."
Quindi ogni nuovo modo espressivo in contrasto (non in guerra, eh!) con la tradizione.
Potremmo dirlo del mondo Digital?
“non puntavamo a fondare un'avanguardia; volevamo esprimere tutto ciò che era in noi”
Picasso, parlando della volontà di interpretare il mondo esterno per capirlo e farlo capire (e non solo vedere) a chi si offriva di prendere in prestito gli occhi dell'artista attraverso le sue opere.
Cos'è il Cubismo?
Non voglio dilungarmi in note meramente storiche, ma come giustamente mio padre si interrogava l'altro ieri: perché si chiama “Cubismo”?
Innanzitutto si tratta di un movimento artistico – avanguardia, appunto – nato agli inizi del Novecento di cui noto rappresentante fu Pablo Picasso. In secondo luogo fu caratterizzato da diverse innovazioni visive, più evidente tra le quali fu la struttura delle immagini composte come da piccoli mattoncini, cubetti. Se fossi famosa, qui ci starebbe una bella sponsorizzazione LEGO. SE fossi.
Un famoso critico – lo stesso che tirò fuori il nome di Fauves, tale Vauxcelles – definì questi quadri “bizzarrie cubiste”. E Cubismo fu.
Cos'è Tik Tok?
È una piattaforma digitale Social sulla quale gli utenti creano dei brevi video (15 sec.) delle più svariate categorie: dall'intrattenimento alla formazione, dai balletti “banali” a vere e proprie perfomances strutturate. Quasi come le Storie di Instagram, ma con taglio e impostazioni differenti.
Premesso che la piattaforma Social possa essere considerata l'avanguardia, dunque la forma espressiva alla quale ci si sente più affini, i Creators sarebbero gli Artisti che si muovono in quello o questo movimento culturale-aristico.
Più avanguardie possono coesistere – come è stato lungo tutto il Primo Novecento – e la tipologia alla quale si appartiene non pregiudica lo spirito stesso avanguardista: una non è più meritevole dell'altra. Si può essere Avanguardia a qualunque Epoca.
Ma magari sulle analogie tra Social e avanguardie novecentesche ne parliamo in un'altra pagina disordinaria. Ora dedichiamoci ai Cubisti TikToker.
Partiamo dall'obiettivo: rendere il significato del Reale, filtrandolo attraverso il proprio io, soggettivo, maturato in coscienza. Cosa vuol dire?
Osservare la Realtà, trarre un insegnamento, sintetizzarla e riproporla a qualcun altro in una forma abbreviata e concentrata.
Sto parlando del Cubismo o di Tik Tok?
È questo il punto: se non sei in grado di riconoscerlo è perché – hai ragione – questa è caratteristica di entrambi.
Analogie:
che le scalette sono il mio forte.
sintesi tra istinto e progettazione: percepisci la realtà che vivi, la assorbi, la metabolizzi e la sintetizzi in un prodotto spremuto al succo. Tanto un quadro cubista quanto un video su Tik Tok sono istintivi perché parlano di sensazioni rispetto ad una vita reale; non sono deduzione logica e studio scientifico. Però non sono “di getto”: rivelano una progettazione che è frutto di una “reinterpretazione con criterio”.
abolizione di spazi e volumi: fino al Cubismo, i quadri, le composizioni avevano una volumetria “coerente” e fedele alla realtà. Magari non necessariamente una contestualizzazione spaziale, ma sicuramente una vicinanza alla realtà fisica. I Cubismo rompe le figure e scompone i volumi; come Tik Tok rompe il tempo ed il “filo della narrazione”: una sola persona può essere due personaggi con voci e ruoli diversi, può essere in un luogo e con un determinato abbigliamento ora, in uno schiocco di dita eccola con trucco e parrucco differenti e in un luogo diverso, come fosse teletrasportata. La Realtà si è rotta.
ispirazione primitiva: è cosa nota che il Cubismo fosse esteticamente affine alle pitture egizie ed ala scultura africana. Dunque ripescava un'estetica degli albori dell'arte. Tik Tok rievoca, nel suo ritmo serrato e scandito un po' la teatralità delle gag nei film muti, dove un jingle accompagna la scenetta, magari con didascalie ed in un secondo momento il doppiaggio. Il teatro muto: gli albori dell'intrattenimento.
a questo si legano i salti temporali: come dicevo qui su, in Tik Tok puoi cambiare in uno schiocco di dita. Nel making del video, puoi mettere pausa tra un cambio di costume e l'altro, e simulare magie e teletrasporti. Così i Cubisti che se ne infischiano delle regole logiche e prospettiche: nei loro ritratti possiamo vedere contemporaneamente un occhio e la nuca della stessa persona, bypassando l'impossibilità fisica di vedere allo stesso tempo avanti e dietro lo stesso soggetto.
immediatezza espressiva: un'immagine per molteplici punti di vista, letteralmente. Quindici secondi che raccontano più ore, giorni.
che si parli di Cubismo o di Tik Tok, si fa appello alla quarta dimensione: la memoria cosciente. I Creators di entrambi i “movimenti” non sono interessati a riprodurre fedelmente la realtà, perché NON è in quella forma che la conosciamo. La sfida è infilare nell'apparente bidimensionalità dello schermo la Globalità dell'immagine: non è necessario riprodurre, bensì lasciare dei punti cardine chiave che possano solleticare la nostra memoria di realtà, le nostre conoscenze pregresse fino a capire il messaggio effettivo della rappresentazione.
piani larghi e solidi: tanto nelle composizioni cubiste quanto nelle inquadrature Tik Tok (soggetto protagonista – pochi dettagli se non oggetti funzionali alla narrazione – didascalie).
utilizzo di oggetti di uso comune: i Tik Tok così come le opere cubiste (specialmente nella fase del Cubismo Sintetico, caratterizzato da collage polimaterico) si servono di oggetti che Apollinaire definirebbe “da lungo tempo intrisi di umanità”.
il collage: noto l'apporto polimaterico del Cubismo Sintetico, come non notare che stikers e didascalie altro non sono che collage virtuale?
"l'arte astratta non esiste: bisogna sempre partire da qualcosa”: Picasso per il Cubismo. Tik Tok non nasce dal nulla: il trig (=l'innesco) è un dialogo da doppiare, un jingle da interpretare, una challenge da sostenere. Tik Tok è una fucina di incipit.
Non potrà esistere un “metodo” unico e comune a tutti per smontare e rimontare la realtà sul piano dell'opera: ogni pittore (=creator) procederà secondo il proprio modo di comprenderla, esprimendo così esclusivamente sé stesso secondo la concezione comune alla grande maggioranza. - Picasso
Conclusioni:
Il Cubismo tra tutti i movimenti artistici del Novecento è quello che forse ha avuto le conseguenze più durature.
Era scritto sul mio vecchio libro di Storia dell'Arte.
Sarà così anche per Tik Tok?
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