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Immagine del redattoreMayra Stella M.

Altre 5 parole che ti piaceranno

Cari Voi, Salve.

Dato il particolare apprezzamento per la Rubrica “parole che ti piaceranno”, ho deciso di fare un secondo episodio: confermatemi se vi piace davvero questo format e se avete curiosità o richieste specifiche su ambiti e origini di particolari parole!


Andiamo con le prossime cinque parole Disordinarie:


Anche questa settimana ho pescato cinque parole nelle quali sono casualmente inciampata.


  • Decluttering: negazione dell'inglese clutter (sostantivo e verbo, lett. Disordine, ingombro, confusione: intesa come una vera e propria occupazione di spazio, il ficcare cose a compressione, insomma), potremmo tradurlo come “eliminare ciò che ingombra”. Sviluppatasi come pratica anglosassone, non è la semplice eliminazione degli oggetti superflui: è una vera e propria filosofia di vita orientata all’essenziale. Una liberazione che apre al futuro ed a nuove possibilità. [ndr. Se vi interessa approfondire il come, fatemi sapere nei commenti o dove volete: facciamo un bel video in merito!]

  • Errore vs Errare: i gemelli diversi. Una vocale fa la differenza: ma la radice è la medesima – naturalmente amato latino – ovvero errare, vagare, deviare. Ed a pensarci bene, entrambe indicano qualcosa di indefinito, che "non sfreccia" verso l'obiettivo, così, dritta. Cos'è un errore, lo sappiamo tutti. E quanto bene lo sappiamo! E diciamoci la verità: quante volte è stato frutto di deviazioni lungo un percorso? Un inciampo. Che ci ha fatto perdere la retta via, la bussola o comunque la si voglia definire. Abbiamo sbagliato perché – come dice il proverbio – siamo andati per la tangente. Esiste questo proverbio, vero?! Errare, invece, ha l'ambivalente significato del commettere un errore e del vagare senza meta. Appunto: senza meta né direzione. Sbagliando strada.


A proposito: sapete la differenza tra Errore e Sbaglio?!

Scrivetemela nei commenti, per curiosità!

Io ve la dico a fine video!


  • Madornale: come non citare questa bella parola che spesso fa da Dama di compagnia all'errore? Anche lei di origine latina, proviene dalla parola mater, madre, e dunque tutto ciò che fa riferimento alla sfera materna. Ma se "madornale" oggi è inteso come spropositato ... come si concilia con la povera mamma? No. Non ha nulla a che vedere con le mamme in sovrappeso. C'è qualche appassionato di botanica che sta guardando il video? Perché sono certa che lui lo sa. In botanica i rami madornali sono quelli che nascono direttamente dal ceppo e da cui si sviluppando le fronde. Va da sé che questi rami siano anche i più grossi, ovvero i più spropositati rispetto al resto della pianta. Stay Green: a Greta piace questa parola!

  • Resilienza: ormai di moda da qualche anno – soprattutto tra i quarantenni col cuore infranto, mi suggeriscono dal backstage – indica la capacità di sopravvivere ad un trauma, autoripararsi e adattarsi alla nuova condizione. Sembra che io abbia parlato di psicologia, ma indovinate un po'?! Nell’ambito della scienza dei materiali, “resilienza” indica la proprietà che hanno alcuni elementi di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione. In biologia e in ecologia la resilienza esprime la capacità di un sistema di ritornare a uno stato di equilibrio in seguito ad un evento perturbante. Noi in quarantena, per esempio, siamo resilienti. Ah, e da dove avrà mai origine? Bravi. Resilire (o re-salire), balzare indietro, ovvero riacquisire quell'equilibrio precedente il trauma – seppur in modalità e conformazioni diversa.

  • Topos. Mi sentivo di parte a tirare sempre in ballo il latino, quindi, in onore dei miei amici greci: topos. Traslitterato dal greco antico, vuol dire luogo (avete presente la Topografia?) ed indica, in letteratura, un luogo comune, un tema ricorrente nella poetica di un autore o di un'opera. Od anche in una cultura sociale. Il topos dell'Eden per esempio. Per inciso: il prulare è Tòpoi.

[ndr. Ho un bellissimo documento sui Topoi della Letteratura Italiana. Non so come si alleghino i pdf, ma se vi interessa, scrivetemi che ve lo passo] Ah: so che esistono Topoi anche il matematica/algebra: ma sono sempre stata una capra coi numeri, quindi …


Come promesso:


La differenza tra Errore e Sbaglio è nella tempistica.

Errore indica una deviazione metodologica, che ha implicato un processo di induzione al non-raggiungimento del successo/buna riuscita.

Sbaglio (che non a caso fa rima con abbaglio) fa riferimento ad un inciampo tempestivo, improvviso e veloce. Una svista è uno sbaglio, non un errore. Una scelta inappropriata è un errore perché, nel bene o nel male, ci avete dovuto pensare.


Ciao Topis Topini.

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